ETICHETTA: trasparente
Oggi sempre più persone decidono di acquistare consapevolmente il cibo da mettere in tavola ecco perchè l'attenzione è puntata alle indicazioni precise della sua provenienza e sul luogo in cui viene lavorato. Questo è ciò che è emerso da un sondaggio indetto sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotto dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf) nel 2014 e rivolto a tutti i cittadini che hanno deciso di rispondere alle domande. Ne è emerso che 26.547 partecipanti, tra consumatori e operatori, hanno espresso il proprio punto di vista sull'importanza dell'origine e della tracciabilità dei cibi. Per il 96,5% dei consumatori l'etichetta deve essere scritta in modo chiaro e leggibile, mentre per l'84% è fondamentale che ci sia anche il luogo di trasformazione del prodotto, un chiaro segno di come l'italiano abbia compreso la sicurezza di un acquisto del quale si conosce il passato, dalla raccolta o allevamento, alla trasformazione finale. Insomma 8 persone su 10 decidono di acquistare un prodotto italiano perchè più sicuro e più controllato. La stessa Coldiretti ha commentato i risultati confermando il dato con una percentuale pari all'82% di consumatori che decidono persino di spendere di più, in cambio di un'etichetta trasparente in grado di dare chiarezza sul prodotto. Il 13 dicembre 2014 la Commissione Europea ha dunque stabilito le nuove norme sulle etichette alimentari. In etichetta troviamo oggi il luogo dell'allevamento e della macellazione dell'animale, mentre l'origine potrà apparire, su base volontaria, se la carne è ottenuta da animali nati, allevati e macellati nello stesso Paese. Ancora tanta strada da fare per riuscire ad accontentare il consumatore che giustamente vuole sapere cosa mette in tavola.